Il Buddhismo "puro" non è legato indissolubilmente al Giappone, alla cultura Zen, cinese, coreana, indiana, ecc. Esso propone un principio universale a fondamento del comportamento individuale di ognuno, considerato nel suo specifico ambito; non propone di modellare gli individui e creare una "forma" che vada bene per tutti. Correttamente inteso, è aperto a tutte le forme di comportamento, può essere adattato a quella del "santo" come a quella dell'ultimo dei "peccatori". Il compito di un individuo è quello di portare avanti se stesso fino alla fine, con coraggio e determinazione, senza aver paura della morte, del giudizio degli altri, di sacrificarsi, di diventare povero, di diventare ricco: questo è l'insegnamento. E l'obiettivo è una morte, non una vita; è morire bene avendo ben vissuto, cioè nel rispetto della vita altrui e della propria "natura autentica".
Maestro M. Dai Do Strumia
da “Il Cammino del cercatore”
Ikebana
La Via dei fiori
Con l'atto del comporre si rende visibile la vita dei fiori,
e con essa l'impermanenza,
ciò che rende preziosa ogni esistenza uguale.
Shusui Komoda
L'Ikebana 生花, o KadÅ è¯é“, la Via dei fiori, è un percorso di conoscenza di sé, attraverso l'approfondimento del rapporto tra l'uomo e gli elementi della natura.
L'Associazione Il Cerchio Vuoto, in collaborazione con la libreria Psiche, è lieta di invitarvi, venerdì 16 maggio, ore 20.30, in Via Belfiore 61 (angolo via Michelangelo - metro fermata Nizza) all'introduzione all'Ikebana.
Ne parlerà Grazia Bonomo, allieva della maestra di scuola Ikenobo, Keiko Ando Mei, sotto la cui guida studia e pratica da oltre vent'anni.